Adina Valean, la nuova commissaria (rumena) ai trasporti UE

Al terzo tentativo, lo scorso 1 dicembre, la nuova Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen è riuscita a nominare il responsabile dei trasporti. Scegliendo tra una rosa di tre i candidati, tutti inspiegabilmente ‘targati’ Romania, nonostante i problemi che le società di comodo con sede nel Paese stanno causando proprio al mondo europeo dei trasporti. 

Rovana Plumb, che perlomeno vantava una formazione tecnica di prim’ordine grazie alla laurea in ingegneria e al dottorato in gestione dei sistemi industriali, è stata affondata dalla Commissione giuridica del Parlamento europeo per una storia poco chiara su un prestito da un milione di euro ottenuto in conflitto di interessi. Al secondo papabile, Victor Negrescu, privo di esperienze specifiche nei trasporti essendo un noto esperto di cooperazione internazionale, è stato dato l’alt dal mondo politico rumeno: nominato dal governo socialdemocratico uscente era sgradito all’attuale primo ministro liberale, Ludovic Orban.

Adina Valean conferma i peggiori sospetti sulle scelte europee

Alla fine, dando in parte ragione a chi indica nella Commissione Ue un ‘poltronificio’ di burocrati impreparati e incapaci, la delicata carica è stata assegnata a quell’Adina Valean, cinquantenne eurodeputata rumena (dal 2007) che vanta in curriculum la laurea in matematica e sei mesi di presidenza della Commissione industria del parlamento Europeo, ma nessuna esperienza nei trasporti. Il suo vero merito? Aver guidato le campagne elettorali del partito nazionale liberale del primo ministro Orban, da non confondere con il quasi omonimo Viktor Orban, a sua volta capo del governo ungherese dal 2010.

Ed è proprio alla nuova commissaria Ue, Adina Valean, al secondo giorno di insediamento, che si è rivolta la ministra italiana dei Trasporti, Paola De Micheli. Nel corso del Consiglio europeo di settore del 2 dicembre, le ha infatti consegnato una lettera ufficiale sui legati ai divieti settoriali messi in cantiere dall’Austria lungo l’asse del Brennero. «I provvedimenti che il Tirolo austriaco intende attuare da gennaio 2020 potrebbero creare una situazione molto grave sul traffico merci italiano», ha dichiarato la De Micheli, «L’Italia chiede perciò che la Commissione Ue prenda una posizione molto decisa e determinata contro queste misure. Stiamo investendo notevoli risorse nella legge di Bilancio per la transizione energetica nell’autotrasporto, ma esiste la necessità di non infrangere le regole comuni sulla concorrenza». Adina Valean, se ci sei, batti un colpo.

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