Le associazioni di categoria regionali hanno espresso soddisfazione per lo sblocco della viabilità sull’A14, da lungo flagellata da rallentamenti e deviazioni. Questo, a seguito della decisione dell’Autorità giudiziaria di Avellino, su richiesta di Aspi, di dare il via libera alla modifica dell’attuale assetto dei cantieri lungo il tracciato autostradale.

Con la promessa, da parte delle sigle, di non intraprendere nessuna azione di protesta sulla direttiva adriatica. E con la programmazione di un incontro in autunno “con lo scopo di indire un’iniziativa pubblica in cui confrontarsi su idee e progetti. Lo scopo è migliorare la viabilità e la logistica del trasporto delle merci e del loro transito nel territorio abruzzese”.

Dunque è positivo l’esito dell’incontro tenutosi a Pescara nella sede regionale della Cna, tra i vertici delle principali sigle associative degli autotrasportatori, tra cui:

  • Assotir
  • Cna-Fita Abruzzo
  • Confartigianato Trasporti Abruzzo
  • Fai Abruzzo-Molise

Ma, con alcune riserve.

A14

A14, bene per ripristino viabilità. Ma su sconti si poteva fare di più

All’incontro tra vertici delle principali sigle associative degli autotrasportatori erano presenti:

  • I rappresentanti abruzzesi della CNA-Fita (il presidente Gianluca Carota e il coordinatore William Facchinetti)
  • Il presidente di Confartigianato Trasporti Abruzzo Gabriele Sillari
  • Il segretario interregionale del FAI Abruzzo e Molise, Carlo Antonetti, accompagnato nell’occasione da due componenti del consiglio direttivo.

Assente invece il segretario nazionale di Assotir, Claudio Donati, che tuttavia ha condiviso le decisioni assunte al termine dell’incontro.

Un incontro che, nonostante l’esito positivo, ha fatto emergere alcune critiche.

Piena soddisfazione “per la decisione di poter percorre senza ostacoli e barriere il tratto della A14. Tratto che per mesi è stato contrassegnato da file e ingorghi paurosi”. Nonostante ciò, le associazioni di categoria hanno espresso malumore. Questo, dovuto alla scelta di Aspi di ridurre le tariffe del 50% (e non del 100% come avevano inizialmente richiesto) nelle tratte tra San Benedetto del Tronto e Val di Sangro.

“La misura appare troppo limitata nel tempo e non copre le gravi perdite subite nelle scorse settimane” hanno poi continuato le sigle che, proprio per questo, avevano richiesto la riduzione tariffaria sull’intero mese di agosto e l’estensione delle stesse misure fino al casello di Porto Sant’Elpidio.

Dalle associazioni sono arrivate parole positive anche sull’annuncio “di Autostrade per l’Italia di consentire, ad agosto, di poter percorrere a doppia corsia, e in entrambe le direzioni, la tratta autostradale tra Abruzzo e Marche. Dove però ancora oggi (soprattutto nel tratto abruzzese) si susseguono scambi di carreggiata in prossimità di gallerie (molte delle quali ancora chiuse) e diversi viadotti presentano ancora un’unica corsia con conseguenti lunghe code e disagi amplificati dalle temperature elevate”.

Nessuna protesta. Appuntamento in autunno

Le associazioni hanno inoltre fatto sapere che nessuna eclatante azione di protesta – come già accaduto la scorsa settimana in Liguria in occasione della visita della ministra De Micheli – verrà intrapresa: questo “per non “avvelenare” ulteriormente un clima – si legge nella nota – che vede autisti, imprese, pendolari e residenti delle cittadine costiere (con i loro amministratori) già fortemente provati ed esasperati dalle ultime vicende”.

Il vertice ha anche valutato lo stato attuale della viabilità abruzzese nel suo complesso (A24 e A25 incluse) e non solo le condizioni dell’A14. Ne sono emerse delle criticità che “puntualmente torneranno a manifestarsi in autunno”.

A causa di questo motivo “il mondo dell’autotrasporto ha deciso di lanciare una proposta: tenere in autunno un’iniziativa pubblica in cui confrontarsi su idee e progetti per migliorare la viabilità e la logistica del trasporto delle merci e del loro transito nel territorio abruzzese.

Un’iniziativa a cui gli autotrasportatori invitano a partecipare sin da ora i rappresentanti della politica nazionale, regionale e locale, oltre al mondo delle imprese – inclusa la committenza – e tutti coloro che pensano di poter contribuire ad uscire da un’impasse che rischia di avere risvolti pesantissimi per l’economia regionale”.

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