È bastato un tweet di Elon Musk, il fondatore del marchio di auto elettriche Tesla: «A settembre presenteremo il nostro Classe 8 full electric». E si è scatenata la bagarre. Nikola Motor Corporation di Salt Lake City ha confermato il debutto del suo Nikola One da mille cavalli e duemila chilometri di autonomia entro il 2018. Stessi tempi di Mercedes, che alla Iaa dell’anno scorso, in settembre, aveva puntato tutto sull’elettrico (Urban eTruck, Vision Van e Fuso eCanter) con orizzonte però nel 2020.

Alla faccia dell’outsider

Ma a sorpresa si è ora materializzato anche il progetto frutto dell’insolita joint-venture tra Toyota (che ha trascurato il marchio di casa Hino) e Kenworth, marchio statunitense del gruppo Paccar. Col prototipo Portal, all’apparenza un classico musone Classe 8 di Kenworth, che in realtà è un camion full electric con motore da 670 cavalli alimentato da un sistema di celle a combustibile derivato dalla berlina a idrogeno Mirai, la prima auto di serie di questo genere. Per il Toyota Portal, al momento, solo 320 chilometri di autonomia vista la scelta di montare un serbatoio di idrogeno liquido di ridotte dimensioni. Ma moltiplicarne per cinque o per dieci la capienza è un gioco da ragazzi.

Un progetto destinato ad andare lontano

A favore del sistema Toyota gioca il fatto che il prototipo monta batteria al litio da 12 kilowattora e cella a idrogeno della Mirai, semplicemente raddoppiate per garantire un flusso di energia adeguato al motore. E i primi test svolti tra il porto di Los Angeles e un paio di centri smistamento container dell’entroterra hanno dimostrato che il Portal funziona come un orologio. Nel giro dei prossimi mesi, dunque, il mondo dei Classe 8 Usa potrebbe trovarsi davanti alla bellezza di tre modelli a idrogeno, firmati da Nikola Motor, Tesla e Toyota-Kenworth.

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