Concorrenza sleale

Parola d’ordine delle autorità in Belgio è di non mollare la presa nella repressione della concorrenza sleale dei trasportatori dell’Est. Non ci si pensa dunque due volte a mettere in pratica la normativa locale con cui si impedisce di trascorrere in cabina la ‘pausa lunga’ di 45 ore. Nemmeno un sopracciglio alzato, dunque, per le conseguenze del recente blitz sul piazzale del terminal container di Zeebrugge, condotto non a caso di domenica, che ha portato comunque a risultati di una certa rilevanza.

Bloccati più di 180 camion

Come nei migliori film, è calato sul piazzale un nugolo di pattuglie miste, composte da Polizia Federale belga e Ispettorato del Lavoro, che hanno letteralmente bloccato più di 180 camion, di cui 120 con targa straniera, in prevalenza romena e bulgara. E a furia di elevare multe agli autisti e alle aziende si è arrivati a un ‘bottino’ di 113 mila euro.

In testa alla hit parade dei verbali, da pagare sul posto sotto pena di blocco amministrativo del mezzo, proprio le 45 ore di pausa in cabina, infrazione contestata a ben 46 autisti presenti in piazzale, più di un terzo dei sottoposti a verifica.

Sequestrati 5 veicoli ‘adblue free’

Altro fatto da non sottovalutare, messo giustamente in evidenza dal sottosegretario belga per il contrasto delle frodi fiscali Philippe De Backer, le verifiche tecniche hanno portato alla luce come almeno cinque camion fossero dotati di dispositivi per disattivare l’afflusso di adblue, risultando così in regola con le norme sulle emissioni solamente sulla carta. Sequestrati, i mezzi torneranno alle aziende solo quando saranno state pagate le sanzioni e si sarà provveduto ad una nuova omologazione.

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